VERBA SI NESCIS PERIT COGNIZIO RERUM
(SE NON CONOSCI LE PAROLE TI VIENE A MANCARE ANCHE LA COGNIZIONE DELLA REALTÁ)
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venerdì 17 aprile 2015
cabala
CÁBALA È molto seguita nel sud Italia
soprattutto a Napoli per ricavare i numeri da giocare al lotto. È una voce che
deriva dall’ebraico rabbinico qabbalah =
tradizione (orale). Nata due secoli a. C. si è diffusa in Italia a partire
dalla seconda metà del 1400 con Pico Della Mirandola (1463-1494)
calamita
CALAMÍTA Spesso si usa per cercare un
oggetto metallico che ci è caduto in quanto, per il potere di attrazione che
esercita, si attacca ad essa. Deriva dal greco medioevale καλαμίτα [calamíta] da καλαμίτης
[calamítes] = fatto di canna da κάλαμoς
[cálamos] = canna. Nelle prime bussole infatti, per fare galleggiare l’ago
magnetico, si posizionava su una cannuccia immersa nell’acqua.
calendario
CALENDARIO
Calendario deriva dal latino calendarium
attraverso calendae = primo giorno
del mese. Tutti sanno che il nostro calendario è formato da dodici mesi, ma
pochi si sono domandati perché gli ultimi quattro che sono nell’ordine il nono,
il decimo, l’undicesimo e il dodicesimo portano scritto nel loro nome un altro
numero: september (settembre) = sette, october
(ottobre) = otto, novembre
(novembre) = nove, december (dicembre) = dieci. Da cosa deriva questa
apparente anomalia? Per capirlo occorre andare molto indietro nel tempo, quando
era re di Roma Numa Pompilio che
secondo la tradizione regnò dal 715 al
673 a. C. Prima di Numa Pompilio il calendario romano era quello elaborato da
Romolo, il primo re di Roma, formato da soli
dieci mesi. L’anno cominciava a
marzo e finiva a dicembre e comprendeva
i mesi di marzo, aprile, maggio, giugno quintile, sestile, settembre,
ottobre, novembre, dicembre, in tutto 304
giorni con sei di
trenta giorni e quattro di trentuno. Numa Pompilio, per ristabilire una
certa corrispondenza tra tempo del calendario e tempo reale, aggiunse i due
mesi mancanti, cioè gennaio e febbraio, portando l’anno a 354 giorni, ma i nomi
degli ultimi quattro mesi dell’anno non sono mai stati cambiati, per cui ancora
oggi si chiamano settembre, ottobre, novembre, dicembre anche se sono diventati
il nono, decimo, undicesimo e dodicesimo mese.
calende
calligrafia
CALLIGRAFÍA È
una parola che usiamo molto spesso per elogiare chi scrive in modo chiaro e
facilmente leggibile, ma quasi sempre aggiungiamo l’aggettivo bella, cioè
diciamo che una persona ha una bella calligrafia. Questo modo di dire è
sbagliato. Calligrafia infatti deriva dal greco καλλιγραφία [calligrafía] composta dalle parole καλóς [calós] = bello e γραφία [grafía] = scrittura, quindi la
parola calligrafia vuol già dire bella scrittura ed è un errore aggiungere di
nuovo bella, perché facciamo una inutile ripetizione.
calunniare
camicia
CAMÍCIA È un capo d’abbigliamento oggi
molto usato. La parola
trae origine dal
greco bizantino κáμασoς [cámasos] = tunica e dal latino
tardo camisia. Il termine fu usato
per la prima volta da S. Gerolamo per indicare una sorta di tunica portata
dai militari. Isidoro
collega camicia alla voce
palatina cama = letto: ‟camisias vocari quod in
his dormimus in camis” (si chiamano camicie perché siamo soliti dormire
indossandole nei letti).
cammello
CAMMÈLLO È un animale molto resistente adattatosi alla
vita del deserto dove viene usato come mezzo di trasporto. Si distingue dal
dromedario per avere due gobbe. È ’abbreviazione della parola greca καμηλoπάρδαλις camelopárdalis] composta da κάμηλoς [cámelos] = cammello e πάρδαλις
[párdalis] = pantera.
camorra
CAMÓRRA È
purtroppo uno dei tanti mali dell’Italia, ma all’origine non era
un’associazione a delinquere. Era nata come forma di tutela del popolo
napoletano contro le vessazioni della dominazione spagnola e poi dei Borboni,
ma ben presto si era trasformata in una gang criminale, ricorrendo a
intimidazioni, minacce e violenza e organizzandosi secondo leggi rigorose e
gerarchiche. È una voce gergale attestata a Napoli fin dal secolo XVIII° di
etimo incerto, forse proveniente dalla spagnolo camorra = lite, alterco, o forse da connettere all’italiano camorro = malanno.
campana
CAMPÁNA Le
campane hanno scandito per secoli il tempo ed ancora oggi si sentono i loro
rintocchi sulle torri dei comuni o sui campanili delle chiese. Perché hanno
questo nome? Perché campana deriva dal
latino (vasa) campana,
cioè (vasi) campani, da Campania, regione in cui fu costruita la prima campana.
canaglia
cancellare
CANCELLÁRE Oggi
significa eliminare da un testo una parola, ma un tempo, quando non esistevano
nè la cancellina, né le gomme per cancellare, o si raschiava la parola o si
annullava tracciando su di essa delle righe orizzontali e verticali, quindi si
faceva sopra la parola un cancello da cui cancellare.
sabato 11 aprile 2015
candidato
CANDIDÁTO È chi si presenta per un posto di lavoro, un concorso, una carica pubblica con la speranza di essere scelto o eletto. Come mai si usa questo termine? La spiegazione va ricercata al tempo della Repubblica romana.A quei tempi i cittadini romani vestivano una toga color rosso porpora (toga purpurea). Poiché allora non esistevano ancora i mezzi di comunicazione di massa, i cittadini che si presentavano alle elezioni politiche, per farsi riconoscere anche per strada o negli altri luoghi pubblici, smettevano la toga purpurea e vestivano una toga bianca, in latino candida da cui candidatus = vestito di bianco. Da allora, per estensione di significato, coloro che si presentano ad un concorso o si propongono per essere eletti alle varie cariche politiche o istituzionali si chiamano candidati.
cane nero
CÁNE NÉRO Queste due semplici parole sono una curiosità
linguistica in quanto sono allo stesso tempo italiano e latino. In italiano
l’aggettivo nero ci informa sul colore del pelo del cane, in latino se nero è
scritto con la lettera N
maiuscola, cioè Nero, vuol dire
Nerone, quindi significa canta o Nerone.
Cane è infatti la seconda persona singolare dell’imperativo presente del verbo canĕre = cantare e Nero è il vocativo
del nome proprio dell’imperatore romano Nerone.
canonico
capodoglio
capatio benevolentiae
CAPTÁTIO BENEVOLÈNTIAE Quando
si cercano i favori di qualcuno e cerchiamo di ingraziarcelo, si parla di
captatio benevolentiae. Come mai? Perché la frase latina significa cattura del favore (di qualcuno). Captatio deriva infatti
dal verbo capĕre = prendere, ottenere e benevolentia significa
favore, amicizia.
carabiniere
carismatico
CARISMÁTICO Si
dice di persona che ha grande autorità e grande seguito. È un aggettivo che
deriva da carisma, parola che, nella
religione cristiana, significa grazia straordinaria concessa da Dio a uomini di
grande fede, consistente nella facoltà di emettere profezie e fare miracoli. È
una voce del latino ecclesiastico charisma,
ma proveniente dal greco χάρισμα [cárisma] da χάρις
[cáris] = grazia.
carnevale
CARNEVÁLE È
il momento dell’anno che va dall’Epifanìa al primo giorno di Quaresima dedicato
a divertimenti, balli, mascherate, baldorie, ma considerato dalla chiesa
cattolica tempo di preparazione alla Quaresima stessa, periodo quindi di
penitenza e di digiuno. Deriva per metatesi dal latino medioevale carnelevare (classico carnem levare) = levare nel senso
di proibire la carne.
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