VERBA SI NESCIS PERIT COGNIZIO RERUM
(SE NON CONOSCI LE PAROLE TI VIENE A MANCARE ANCHE LA COGNIZIONE DELLA REALTÁ)

martedì 30 dicembre 2014

marco polo


MÁRCO PÒLO  Tutti hanno sentito parlare o hanno letto qualcosa del libro di Marco Polo (Venezia 1254-1324). Ci sono, però, alcune curiosità che forse non tutti  sanno. Intanto  perché  si  chiama  il Milione”, titolo che non ha niente a che vedere con il contenuto dell’opera? Perché deriva dal soprannome della famiglia dei Polo, cioè Emilione, divenuto Milione per aferesi della e. Il titolo originario era Le livre de Messer M. Polo, citoyen de Venise, appelé Milion, où sont décrites les Merveilles du monde (Il libro di Messer M. Polo, cittadino di Venezia, chiamato Milione, dove sono descritte le Meraviglie del mondo). L’originale era scritto in francese d’oïl perché, in realtà, non è mai stato scritto da M. Polo, ma da Rustichello da Pisa. Nel 1298, dopo tre anni dal suo ritorno in patria, M. Polo fu fatto prigioniero dai genovesi e, durante la sua detenzione, dettò al  suo compagno di cella, appunto Rustichello da Pisa le memorie dei suoi viaggi. Nel 1200 era molto usata in Europa la lingua francese d’oïl per il grande successo delle letterature francesi sia in lingua d’oc che in lingua d’oïl, per questo la stesura originale dell’opera è in francese. Rustichello da Pisa era uno scrittore e, come molti scrittori, era portato ad abbellire il racconto per stupire i lettori. Questo spiega le numerose esagerazioni nella descrizione dei paesaggi e della civiltà cinese che sicuramente un mercante, che ha una visione obiettiva della realtà, non avrebbe scritto. Il testo ebbe subito grandissimo successo, tanto da essere tradotto in catalano, toscano,  veneto e latino.  


Nessun commento:

Posta un commento